F.A.Q.

In quanto tempo guariscono gli impianti?

Generalmente si tratta di 4 mesi per l’arcata superiore (mascella) e 3 mesi per l’arcata inferiore (mandibola).

Esiste il “rigetto degli impianti”?

Il “rigetto” è un meccanismo biologico per cui l’organismo riconosce qualcosa di esterno, come ad es. può succedere con i trapianti, e non lo accetta. Gli impianti non possono dare rigetto, perché il titanio è un materiale inerte, cioè non viene riconosciuto dall’organismo né come “amico” né come “nemico”, e soprattutto è bio-compatibile: l’organismo non lo considera un corpo estraneo, ma l’osso ci cresce intorno.

Il fallimento di un impianto quindi non consiste in un rigetto, bensì in una mancata osteointegrazione: l’osso non guarisce correttamente intorno all’impianto stesso, non inglobandolo.

Dobbiamo comunque tenere presente che un impianto che non si integra correttamente al primo tentativo, si potrà comunque reinserire una seconda volta.

Un po’ di numeri: le percentuali di successo dell’impianto variano dal 94% al 99%… Non male, no?

A cosa è dovuta la mancata integrazione degli impianti?

La più grossa controindicazione all’inserimento degli impianti è dovuta alla mancanza di osso: ecco perché quando il medico ha dei dubbi sulla buona qualità dell’osso, prescrive una TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), un esame radiologico in 3D che dà al dentista un’indicazione di altra precisione relativamente allo spessore dell’osso. Spesso per favorire il processo di guarigione dell’impianto, il dentista si avvale dell’uso di materiali biocompatibili come l’osso sintetico (innesto osseo) oppure la membrana riassorbibile che, posizionati vicino all’impianto, accelerano il processo di guarigione. Le altre cause della mancata guarigione degli impianti cambiano da soggetto a soggetto, e derivano generalmente dalle cattive abitudini del paziente: una scarsa igiene dentale, il fumo e il bruxismo (digrignare i denti) compromettono notevolmente la guarigione dell’impianto. Per questo motivo è molto importante seguire le istruzioni che il dentista rilascia post-intervento.

Che cos’è la protesi?

La protesi dentaria rappresenta tutto ciò che costituisce morfologicamente e funzionalmente tutto ciò che è stato perduto dal punto di vista dentario. La protesi si divide in protesi fissa e protesi mobile.

Perché la protesi Toronto Bridge si chiama così?

La protesi Toronto Bridge si chiama così perchè è un prodotto realizzato dall’implantologia svedese, che vede nel dott. Branemark il principale esponente, ed è stata presentata proprio a Toronto nel 1982.